martedì 31 marzo 2009

Da L'Arena Martedì 31 Marzo 2009 PROVINCIA,pagina 38

LEGNAGO. Inasprita l’ordinanza anti-accattonaggio approvata sette mesi fa. Passa la mozione proposta da Longhi

Mendicanti multati anche per la sosta


Stefano Nicoli

Ora è vietata anche la sola occupazione del suolo pubblico: costerà 50 euro e la confisca delle offerte

Il Comune alza il tiro contro i mendicanti che stazionano nel parcheggio dell’ospedale, nei mercati settimanali e agli incroci della città. D’ora in avanti verrà infatti sanzionato, con una multa da 50 euro, non solo chi sarà sorpreso dai vigili urbani a chiedere l’elemosina trasgredendo all’ordinanza anti-accattonaggio emanata lo scorso agosto dal sindaco Silvio Gandini. Ma anche chi, specie nei dintorni del «Mater salutis», «occupa gli spazi pubblici turbandone l’utilizzo cui sono destinati o rendendone difficoltoso l’accesso».
Il che significa che gli agenti avranno poteri più ampi per contrastare un fenomeno che ogni settimana si traduce in decine di segnalazioni e richieste di intervento alla polizia locale soprattutto da parte dei visitatori dell’ospedale e dei clienti del mercato alle prese con le pretese insistenti dei questuanti. All’atto pratico, potranno perciò staccare il verbale e confiscare l’«incasso», oltre che agli accattoni colti sul fatto ad importunare i passanti per reclamare un’offerta, persino a coloro che sono semplicemente seduti o inginocchiati per terra. E che, non appena vedono arrivare gli uomini in divisa, nascondono il piattino delle elemosine vanificando così il loro intervento. A consentire a Gandini di inasprire il provvedimento firmato sette mesi fa sulla scorta dei maggiori poteri conferiti ai sindaci dal decreto sicurezza è stata la mozione approvata all’unanimità nell’ultimo consiglio su proposta del consigliere del Pdl Paolo longhi. Il quale ha invitato l’assemblea «a modificare l’ordinanza e a renderla ancora più efficace estendendo i comportamenti sanzionabili in linea con quanto previsto in materia di accattonaggio dal decreto Maroni, applicato finora parzialmente». Per poi auspicare «l’incremento dei controlli nel parking dell’ospedale dove il problema è particolarmente sentito dagli anziani».
Il correttivo suggerito da longhi non ha trovato terreno fertile solamente tra i colleghi del Carroccio che hanno reclamato «la presenza costante di un vigile all’esterno del nosocomio ed il controllo tempestivo di tutti i mendicanti per contrastare l’immigrazione clandestina». Ma anche nelle file della maggioranza dove il capogruppo Roberto Maggioni ha accolto la proposta ritenendola «un perfezionamento dell’ordinanza in vigore». Anche in questa occasione Gandini ha precisato però «che non si tratta di un giro di vite contro i poveri». «Questa misura consigliata da ragioni di sicurezza e decoro», ha detto il sindaco, «va a colpire chi opera nell’illegalità e chi sfrutta in molti casi minori e soggetti deboli. Gli indigenti possono contare, infatti, sull’assistenza del Comune e del volontariato».

S.O.S. Miky! (richiesta pervenuta via mail)




I) Questo è Miky; si è perso. Se lo trovate contattatemi che provvederò a segnalarlo ad Arianna o a Fiorella.




II) 1 APRILE 2009
MIKY è STATO RITROVATO.
ARIANNA L'HA GIA' RIPORTATO A CASA.

lunedì 30 marzo 2009

SABATO 4 APRILE ORE 12:00 IN VIA DUOMO. IL NUOVO PATTO GENERAZIONALE




Azione Giovani e Forza Italia Giovani per la Libertà non si sono ancora fuse.
Tuttavia a Legnago i responsabili giovanili dei due movimenti politici, rispettivamente Roland Tedesco per il sodale di Giorgia Meloni e Federico Chava Zuliani per gli azzurrini, hanno deciso di dar vita ad una "convenzione politica", una sorta di patto generazionale per rafforzare, in vista delle elezioni ed oltre, il ruolo dei giovani nel nuovo partito unico del centrodestra.
Il patto sarà presentato sabato prossimo alle ore 12:00 nella sede PDL di Via Duomo, alla presenza di importanti ospiti, tra cui il dirigente nazionale di AG Andrea Putzu.
I nostri "buteleti", davvero molto in gamba, hanno le idee chiare e vogliono contribuire a determinare il programma del PDL e della loro coalizione.
D'altra parte è cosa buona e giusta che a decidere le linee guida per le politiche giovanili siano i giovani di oggi, non quelli di una volta.
Il primo impegno concreto assunto è quello di aiutare la realizzazione di "Sound Vito", il festival musicale della località legnaghese. L'ottimo Roland ha già raccolto qualche sponsor.


Nella foto a dx Roland Tedesco

domenica 29 marzo 2009

Ecco il rifondarolo nella lista di Ambrosini



Stimolato dagli interrogativi posti da Leonello, con il consenso del diretto interessato, pubblico la foto del rifondarolo nella lista di Liberinsieme il simpatico Michele Pasqualini.
Il "Pasqua", come può ben notarsi in questa foto, cerca di tingere di rosso ogni cosa.
Ora ci prova con la Rosa: via i petali "catto" dentro solo quelli "comunisti".
Ovviamente il suo perfido piano di convertirmi al suo credo politico offrendomi un bicchiere di vino rosso è miseramente fallito.


P.S. il rifondarolo è quello a destra.

S.O.S. MICINA (pervenuta via mail da volontari L.A.V.)



Abbiamo questa gattina da sistemare.
a tutti rivolgiamo l'invito a
stampare e diffondere l'avviso, fate il passaparola, quello che volete
ma per favore qualcosa fate.
buona domenica e grazie
Fiorella

PENSIERO
DEL GIORNO
se ognuno pensa: tanto fanno gli altri! alla fine nessuno fa
niente.

sabato 28 marzo 2009

LA VERBENA HA RIPULITO IL BUSSE' DA TRE TONNELLATE E MEZZA DI RIFIUTI


















Si è concluso oggi l'evento "priVERBENA", legato alle pulizie di primavera che hanno interessato il fiume Bussè.
Dopo giorni di duro lavoro, i volontari de La Verbena dell'Adige, guidati dall'infaticabile Maurizio Antoniazzi, hanno risalito il fiume raggiungendo Torretta.
Questa mattina ad accompagnare La Verbena c'erano anche alcuni volontari dell'Oasi del Brusà.
Ma, ed è quel che più conta, ad osservare i lavori c'era pure una scolaresca delle medie inferiori di Cerea. A tutti i ragazzi è stato regalato un cappellino griffato La Verbena dell'Adige ed una torcia donata da CeraBanca1897.
C'è la viva speranza di poter trasmettere a questi nostri giovanissimi amici il valore del rispetto dell'ambiente.
E dopo la sfaticata, ad attendere gli eroi dal pollice verde, c'è stato un bel pranzo alla baita alpina legnaghese di Viale Don Minzoni.
Quello lanciato dal sodale di Antoniazzi non è tuttavia solo un segnale positivo. E' qualcosa di più: lo testimoniano le tre tonnelate e mezza di rifiuti raccolti lungo dodici chilometri di fiume.



GRAZIE A:

REGIONE VENETO PER IL CONTRIBUTO DI € 9.050,00
CEREABANCA1897 PER LA PARTNERSHIP
VALLI GRANDI E MEDIO VERONESE PER LA MESSA A DISPOSZIIONE DI UN OPERATORE, DI UNA BARCA, DI GUANTI E DI SACCHETTI
VOLONTARI DEL BRUSA'
SCUOLA MEDIA DI CEREA
SI.VE PER I SACCHETTI

venerdì 27 marzo 2009

MUSEO ARCHEOLOGICO AFFIDATO ALLA FONDAZIONE FIORONI


Le procedure per l'affidamento in gestione del centro ambientale archeologico, malgrado le perplessità espresse dalla Soprintendenza, non sono state sospese; e a risultare vincitrice - come poteva immaginarsi - è stata la Fondazione Fioroni.
Rumors indicano più che concreta l'ipotesi di ricorsi al T.A.R.

giovedì 26 marzo 2009

QUANDO IL ROSA RISCHIA DI DIVENTARE ROSSO (ricevuta per e-mail)



Caro Paolo,

viste le tue sollecitazioni, volevo condividere con te alcune riflessioni riguardo alla situazione politica delineatasi a Legnago.

Ad oggi siamo di fronte a 4 candidati sindaci (in rigoroso ordine alfabetico Ambrosini, Faccenda, Limoni e Rettondini) e pensavo, ‘mi sa che ne mancano almeno 1 o 2’. Infatti sono attese le mosse del ‘mio’ Udc e della sinistra ‘radicale’.

Hai già avuto modo di ospitare nel tuo blog le mie perplessità rispetto ad un centrodestra troppo sbilanciato sulla Lega e con una obiettiva immagine di coalizione di governo cittadino tutta da conquistare sul campo, ma la novità di questi giorni mi pare riguardi proprio il mondo della Sinistra, quella Sinistra che va oltre il PD. A Legnago Rifondazione Comunista, l’Italia dei Valori, il PDCI, i Verdi, o magari la Sinistra e Libertà di Vendola, che fine hanno fatto?

In fondo sono in Consiglio Comunale con il considerevole (senza nessuna ironia) bottino di 1 seggio di opposizione grazie al 6,2% (1050 voti) delle precedenti amministrative.

Ma, come direbbe il bravo metereologo: NON PERVENUTI!

E qua comincio a diventare malizioso, e dico: vuoi mai che a Legnago siamo riusciti a creare l’unità della Sinistra? Vuoi mai che una recente e nota Associazione (Liberinsieme) non sia il luogo di incontro di tutte quelle anime che, dagli ex DS in la, ritengono di dover contare di più, di far valere anche numericamente la loro sensibilità politica? In fondo mi sembra che, giustamente, l’Udc porta a Legnago Buttiglione e Santolini, e loro Papalia e Casson, direi in entrambi i casi presenze molto caratterizzanti.

Allora lo scenario cambia, allora se una eventuale presenza di questo soggetto politico alle elezioni è confermata, non c’è più continuità con l’esperienza de ‘La Rosa’. Ti ricordo: soggetto unico che si presentava alle elezioni, gruppo consiliare unico, forte attività di gruppo per dare efficienza all’attività amministrativa. Ancora: forte presenza di persone del mondo ‘Popolare’ e del volontariato che assicurava una collocazione tendente al centro.

La Sinistra a Legnago non eccelle per performance elettorali ma ha il suo peso e non è poco. Così difficile immaginare che superi i 2000 voti? Così difficile immaginare che nel caso di vittoria di Damiano Ambrosini valgano 3 posti in Consiglio Comunale? Così lontano dalla realtà che con quei 3 posti si possa condizionare un’amministrazione?

Lo so, molti diranno che sono elezioni comunali, che contano le persone, che non bisogna ideologizzare. Ma non è forse l’ideologia, unita a – si spera – una massiccia dose di buon senso, la chiave di lettura per perseguire il bene comune? Non abbiamo proprio in nome di questi ideali, che ci spingono ad impegnarci nel sociale, idee diverse su come risolvere i problemi e cogliere le opportunità? Spero nessuno mi dica che c’è un programma comune. E’ una parte dell’attività amministrativa. Prodi ne aveva uno comune entrambe le volte, è sappiamo come è andata a finire.

Nei prossimi due anni vivremo tempi difficili. Servono ‘governi’ forti a tutti i livelli per restare saldi e uscire da questa situazione nel modo meno peggiore possibile.

Ti avevo già sottolineato come l'accordo del centrodestra contenesse degli elementi di instabilità, per come ci si era arrivati. Adesso - per onestà intellettuale - ti sottolineo gli elementi di instabilità nel centrosinistra.

Hai ragione, mi pare di sentire le tue parole, e voi dell’Udc cosa fate? Beh mi sembra che questa sia tutta un’altra storia.



Leonello

... ED ECCO IL RISULTATO ALLA PRIMA GIORNATA DI "PRIVERBENA"

I volontari de La Verbena hanno ripulito il tratto di fiume Bussé sino a Vangadizza.
Ma non finisce qui. Domani e dopodomani si replica. sabato il gran finale!






mercoledì 25 marzo 2009

Da L'Arena 24 marzo 2009 Quattro giornate per pulire il Bussè



INIZIATIVE. Con «La verbena dell’Adige»


Si chiuderanno con quattro giornate ecologiche gli «Incontri sull’erba» promossi da «La Verbena dell’Adige». A partire da domani i volontari dell’associazione ambientalista, guidata dall’erborista maurizio antoniazzi ed arrivata a contare 300 soci, ripuliranno le acque del Bussè diventato in alcuni tratti un immondezzaio. Con l’obiettivo di risanare, in collaborazione con Comune, Regione e consorzio Valli Grandi, una situazione di degrado dovuta all’inciviltà di chi getta plastica ed altri rifiuti nel canale. Fino a sabato gli ambientalisti saranno quindi in azione, con il materiale fornito dall’amministrazione ed il sostegno di un’imbarcazione del consorzio, su entrambe le rive. «PriVerbena» - così è stata battezzata l’iniziativa - si snoderà lungo i 12 chilometri della pista ciclabile che costeggia il Bussè. «L’intento», spiega antoniazzi, «è quello di organizzare il prossimo anno un’intera settimana ecologica assieme ai Comuni limitrofi». La tappa finale è fissata sabato alle 8.30 davanti alla chiesa di Torretta. In questo caso alle operazioni di bonifica parteciperanno anche due classi delle scuole medie di Cerea, che selezioneranno poi i rifiuti da conferire in discarica. S.N.



Detto fatto. Ecco nella foto i più mattinieri volontari della prima giornata. Il grosso della partecipazione è previsto per sabato. C'era anche un 'imbarcazione fornita dalle Valli Grandi e Medio veronese.


Il buon vecchio Maurizio ha sfoderato la casacca verde, i cappellini e la bandiera dell'associazione.
E sabato, finita la sfaticata, tutti a pranzo, ospiti dagli Alpini!!!!

venerdì 20 marzo 2009

Dalla Regione Veneto 70mila euro alla parrocchia di San Vito per il completamento del campo di calcio.





La Giunta regionale del Veneto, come afferma l’assessore allo sport Massimo Giorgetti, “ha tra i suoi obiettivi quello di promuovere e incentivare la pratica sportiva anche con interventi strategici nel settore dell’impiantistica; ne va della formazione dei giovani, che proprio nello sport possono rinvenire stili di vita salutari e valori importanti”.
E di sicuro salutare è l’iniezione di tintinnante fiducia - 70mila euro - operata da Palazzo Balbi, nel consesso giuntale del 17 marzo, relativamente alla Parrocchia legnaghese di San Vito Martire e Madonna della Pace.
Da tempo la pieve cercava di completare il campo di calcio. Ne sa qualcosa il buon amico Martino Peretta, neo segretario della locale sezione Avis e attivista parrocchiale.
È stato Peretta ad insistere affinché la Parrocchia partecipasse al bando regionale, contattando l’assessore Giorgetti - che venne pure a visitare il terreno da gioco sanvitese – e preparando il carteggio da inviare a Venezia.


(nelle foto a sin. l'assessore regionale allo sport Massimo Giorgetti, a dx Martino Peretta, fautore del finanziamento)

E la soprintendenza chiede la revoca della procedura di gara per l’affidamento in gestione del Museo Archeologico





La gara per l’affidamento in gestione del museo archeologico legnaghese non smette di suscitare polemiche e sorprese.
Dopo le accuse dell’opposizione, relative al fatto che l’amministrazione abbia voluto accelerare l’operazione senza attendere il post elezioni, anche il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto, critica fortemente l’operato dell’amministrazione Gandini.
In una missiva datata 27 febbraio 2009 - e sino ad ora tenuta all’oscuro dell’opinione pubblica - la Soprintendenza afferma di non essere stata coinvolta nel procedimento di formazione del bando di gara e, quindi, eccepisce di non aver avuto la possibilità di fornire al Comune le opportune osservazioni e proposte.
Da Padova censurano in primo luogo il fatto che i materiali archeologici che costituiscono la collezione museale, tutti di proprietà statale, sono esposti presso il Museo Civico per una Mostra temporanea autorizzata fino al 31.12.09, mentre risulta ancora in itinere la procedura di deposito temporaneo dei reperti, avviata secondo le recenti disposizioni normative in materia.
Ancora, si rileva che al momento non è stato stipulato con l’amministrazione alcun accordo per la valorizzazione dei beni archeologici, come invece previsto dal D.Lgs. 42/04, in particolare dall’art. 112.
Un accordo ritenuto necessario non solo per il carattere temporaneo dell’esposizione cui è autorizzato il Comune, ma anche per definire i diritti economici relativi ai biglietti di ingresso e ai proventi derivanti dalla riproduzione dei beni archeologici di potestà statale.
Nella missiva si lamenta inoltre il mancato coinvolgimento della Soprintendenza soprattutto nella predisposizione del contratto di servizio, in particolare per quegli aspetti che riguardano il contenuto del progetto di gestione, per quanto attiene alle attività di valorizzazione sui beni statali, i livelli qualitativi delle attività e dei servizi e la professionalità degli addetti.
In questo senso- secondo la Soprintendenza – andrebbe anche rivista e modificata la determinazione dei criteri per la valutazione dei progetti di valorizzazione contenuti nel disciplinare.
Vengono poi chiesti dei chiarimenti relativamente a come il Comune intenda adempiere all’obbligo di incarico al Conservatore, come previsto dalla L.R. 50/84 e DM 10 maggio 2001, “figura che non risulta ancora nominata e per la cui individuazione, peraltro, è buona prassi, nel caso di collezioni museali statali, coinvolgere la Soprintendenza”.
Le obiezioni mosse dall’ente di Via Aquileia non possono non condurre alla logica conseguenza di ottenere in autotutela la revoca della procedura di gara (Cfr disciplinare di gara pag. 17 ultimo capoverso).

ALLA LUCE DELLE FONDATE CRITICHE DELLA SOPRINTENDENZA, CHE SI UNISCONO A QUELLE GIA' SOLLEVATE DALL'OPPOSIZIONE, ANCHE L'AMICA SCAPIN SI DECIDA A REVOCARE IL BANDO. NE VA DEL FUTURO DEL MUSEO

martedì 17 marzo 2009

Da L'Arena 17 Marzo 2009 Soldi fino a luglio, il Pollicino al capolinea

Il Pollicino per Terranegra in una fermata nel centro di LegnagoLe casse del municipio sono sempre più vuote, le spese aumentano ed i legnaghesi rischiano così di dover rinunciare anche al «Pollicino». Tempo nemmeno cinque mesi e le corse del trasporto pubblico urbano - istituito nel 1998 dalla giunta e rimodulato nel corso degli anni con la soppressione di alcune fermate e l’istituzione di nuove linee - giungeranno, infatti, al capolinea. A meno che la nuova amministrazione, che si insedierà a giugno, riuscirà a trovere i fondi e la formula in grado di contemperare le esigenze di cassa con la prosecuzione del servizio affidato all’Azienda trasporti Verona (Atv).
A mettere un’ipoteca sul mantenimento dei collegamenti tra il centro e le frazioni - che nel 2008 sono costati al Comune circa 100mila euro su un costo complessivo di 276mila euro coperto per 150mila euro dalla Regione e per altri 25mila da un contributo erariale sull’Iva - è stata la delibera con la quale la giunta ha fissato l’ultimo viaggio dei bus alla fine di luglio. Un’interruzione dettata unicamente da motivi economici in quanto se è vero che il finanziamento regionale copre il servizio per tutto il 2009 in bilancio sono stanziati solamente 168mila euro. Ossia l’importo sufficiente ad assicurare le corse dei pulmini fino a luglio con una compartecipazione netta dell’ente di 66mila euro. «Si tratta», spiega l’assessore Damiano Ambrosini,«di una scelta obbligata di fronte al progressivo taglio di trasferimenti che costringe i Comuni a navigare a vista e a limare le uscite. Perciò, se la futura amministrazione riterrà ancora il servizio una priorità, anche in base al rapporto costo-benefici, dovrà riorganizzarlo e valutare l’ipotesi di istituire anche trasporti a chiamata». Alla nuova giunta basterà comunque una delibera ed una contestuale variazione di bilancio per proseguire il trasporto nei cinque mesi scoperti. Sempre che riesca a trovare i soldi.

PASSA ALL'UNANIMITA' LA MOZIONE LONGHI ANTI-ACCATTONI

Come già evidenziato da L'Arena del 22 febbraio, avevo depositato una mozione per la modifica dell'ordinanza sindacale anti-accattoni.
Davvero i mendicanti stazionanti tutto il giorno davanti al nostro nosocomio sono divenuti una piaga sociale.
Oltre ad una maggiore sensibilizzazione delle forze dell'ordine tutte, la mozione prevedeva di comprendere tra i comportamenti sanzionabili anche quelli di coloro che turbano il libero utilizzo degli spazi pubblici o ne rendono difficoltoso l’accesso.
In tal modo gli agenti potranno sanzionare anche coloro che appena li vedono arrivare nascondono il piattino delle offerte.
E' una possibilità che ci concede il decreto Maroni e mi è parso giusto sfruttarla in pieno. Anche se, assai probabilmente, tale modifica non rappresenterà la panacea di tutti i mali.
Ho avuto il piacere di vedere l'intera assise consiliare votare all'unanimità la suindicata mozione. Un grazie speciale a coloro che hanno voluto intervenire sul punto da me presentato. Oltre al capogruppo di maggioranza Roberto Maggioni, ringrazio di cuore gli amici padani Roberto Rettondini e Maurizio De Lorenzi.

VIA ALMERINI, CANTIERE INFINITO


Via Almerini, quantomeno nel tratto che si collega con Via Giovanni X XIII è un cantiere infinito.
In principio fu la realizzazione di un dissuasore della velocità,poi la posa delle condotte dell’acquedotto, cui sono seguiti in questi giorni i singoli allacciamenti, quindi il rifacimento delle tubature del gas e ora, si prospetta anche una risistematura dell’impianto fognario
E senza alcuna soluzione di continuità tra un lavoro e l’altro. Tanto che i residenti si lamentano da tempo per buche, polvere e sassolini che schizzano nei loro abitati per effetto del passaggio delle auto e anche dei camion, che pure non potrebbero transitare.
Ho portato in consiglio le doglianze dei residenti: “ben vengano i lavori, ma se non c’è coordinamento non solo si corre il rischio di sprecare danaro pubblico ma c’è anche la certezza di infastidire i cittadini con i disagi di cantieri che paiono infiniti”. Ed ho ricordato la possibilità – già sollevata in sede di commissione di istituire un senso unico di marcia per un tratto della via.
Con onestà l’assessore Luigi Bologna ha ammesso lo scarso coordinamento tra le imprese che hanno proceduto ai lavori (tra l’altro i lavori legati alla posa delle tubature dell’acquedotto fanno capo ad Acque Veronesi… Ma che ci mandiamo a fare i nostri rappresentanti in consiglio di amministrazione se poi non si battono nemmeno per le esigenze del territorio?). Bologna ha escluso, come invece temevano i residenti – che i lavori per il rifacimento delle fognature iniziassero nel periodo estivo, dicendosi invece favorevole a togliere una corsia allo stradello.

sabato 14 marzo 2009

da L'Arena 14.3.09 trovata l'intesa tra PDL e Lega

Il Popolo della libertà e la Lega nord correranno uniti alle amministrative di giugno con liste separate ma appoggiando lo stesso candidato sindaco. Che, almeno di dicktat imposti dall’alto - che potrebbero sfociare però in un suicidio politico alla luce del patto di ferro siglato questa settimana dai maggiorenti locali dei due partiti con il beneplacito dei tre tutor di zona incaricati dal tavolo provinciale - sarà Roberto Andrea Rettondini, capogruppo consiliare del Carroccio. Il quale, dopo essere uscito allo scoperto ancora a settembre, non ha alcuna intenzione di mettere in discussione il suo ruolo sostenuto tra l’altro in prima persona dal sindaco di Verona Flavio Tosi.
Alla fine, il rischio di dover riconsegnare su un piatto d’argento il municipio al centrosinistra per il terzo mandato consecutivo, ha indotto il Pdl legnaghese ad accelerare un matrimonio non più rinviabile. Tanto più di fronte ai tempi stretti della vigilia elettorale e ai contrasti interni che avevano ostacolato finora una convergenza. E così, forti di una ritrovata unità, An, Forza Italia e Popolari liberali hanno seppellito l’ascia di guerra e siglato un’intesa di massima con i leghisti che sarà perfezionata subito dopo l’assemblea costituente del Pdl in programma a fine mese a Roma. L’obiettivo della neonata alleanza Lega-Pdl, che con tutta probabilità sarà sostenuta anche da una civica convergente sul timoniere comune, è quello «di conquistare il Comune già al primo turno». Un progetto ambizioso, che potrà coronare solo recuperando il consistente distacco inflitto cinque anni fa al centrodestra, allora diviso, dalla Rosa salita di botto a palazzo de’ Stefani con il 55 per cento dei consensi: nel 2004 il Carroccio si fermò infatti al 9,3, mentre An e FI, all’epoca in tandem con l’Udc, incassarono il 27,6 per cento.
A tre mesi dal rinnovo del consiglio è arrivato però il momento di voltare pagina. Tant’è che l’altra sera - al termine dell’incontro-trattativa, che nella sede del Pdl di via Duomo ha riunito il presidente del circolo di An Roberto Groppello, il segretario dei forzisti Claudio Persona, il coordinatore dei Popolari Alessandro Rettondini ed il segretario dei leghisti Maurizio De Lorenzi accanto al segretario circoscrizionale dei bossiani Vittorino Cenci e ai tutor del Pdl Gianluca Dall’Oglio (FI) Luca Sordo (An) e Moreno Nalin (PL) - è stata spianata la strada per una rivincita unitaria. Confermando così la strategia che a metà febbraio, probabilmente con tempi e modi sbagliati, aveva precorso Persona stringendo in solitaria un patto col Carroccio sconfessato seduta stante dai vertici provinciali del Pdl . «Solo trattando uniti», sottolinea Groppello, «possiamo dare il giusto peso alla nostra forza elettorale ed arrivare ad una sintesi condivisa. Tant’è che appena se ne sono verificate le condizioni abbiamo ripreso il dialogo con la Lega con la quale abbiamo abbozzato l’intesa che ci porterà ad unire le forze alle elezioni». «Questo progetto comune», aggiunge, «verrà comunque definito solo dopo il nostro congresso quando avremo il mandato a chiudere la trattativa. Ci ritroveremo perciò il 2 aprile per ufficializzare l’accordo e condividere squadra e programmi». Questa mattina, in piazza Garibaldi, è fissata intanto la prima uscita congiunta dei neo alleati.

giovedì 12 marzo 2009

la provocazione di "Goethe": apologia dei fracassoni

Per quanto non condivida in toto il contenuto di questo commento dell'amico che si firma come il vate dello Sturm Und Drung, ho pensato che il tema merita comunque maggiore risalto di quello che offrono le pagine interne destinate ai vostri sfoghi...Buona lettura.




Io invece difendo i fracassoni, l'ultimo baluardo di arte e creatività nostrana!
Voci nel deserto di una città tecnocratica, dominata dal silenzio finanziario (a Legnago ci sono più di venti banche e nemmeno un cinema!).
Io difendo la squisitezza di una risata, il fiume in piena della parola, la musica corale dei giovani baldanzosi che si divertono in una città che non pensa a come fare divertire i suoi cittadini!
Difendo chi, con raziocinio, si preoccupa di divertirsi e si slega dalle briglia ideologiche del silenzio ingiusto ed opprimente di una piazza ridotta in fin di vita.
Senza un cinema, senza un vero Pub, senza un dignitoso punto di ritrovo per sperimentare un decente pensiero ed arte giovanile/giovanilistica salvifico è l'apporto dei fracassoni: tengono in vita una realtà sociale, una piazza, un borgo artificosamente coeso dall'interesse burocratico e dagli utili bancari.
W i fracassoni abbasso la decadenza culturale, sociale e di vita che abbiamo destinato le nostre città!

Johann Wolfgang Goethe

AMBROSINI CONTRO I FRACASSONI. MA IN DIECI ANNI IL COMUNE NON HA MAI VARATO NORME CONTRO L'INQUINAMENTO ACUSTICO EX L. 447/95

Dopo dieci anni di letargo Ambrosini, si sveglia - complici i fracassoni del centro - e decide di lanciare la sua battaglia contro l’inquinamento acustisco. L’arma? La collaborazione tra commercianti (rectius, Vivilegnago) e residenti.
Peccato che l’iniziativa risulti poco credibile se a lanciarla è l’unica amministrazione di una certa importanza del Basso Veronese a non aver adeguato i regolamenti locali di igiene e sanità o di polizia municipale, prevedendo apposite norme contro l'inquinamento acustico, come invece imporrebbe l’art. 6 della L. 447/95. I cugini di Cerea, anche su questo (non solo sull’album di figurine degli atleti locali), sono arrivati prima di noi. Ma ditelo sottovoce… Qualche altro cattocomunista potrebbe svegliarsi!

domenica 8 marzo 2009

Dal quarto congresso veronese di An: il PdL c'è, ma AN ... Anche!

Il coordinatore veneto di A.N. Alberto Giorgetti, al quarto congresso veronese del partito - l’ultimo prima di confluire nel PdL - ha svelato l’esistenza di un imbattibile medicinale in caso di diatribe interne al sodalizio con Forza Italia ed altre componenti minori del partito unico del centrodestra: a mali estremi, estremi rimedi. Per i prossimi due anni c’è ancora la delega nazionale per la spendita del simbolo di Alleanza Nazionale sul territorio. Decideranno i presidenti provinciali se avvalersene o meno.

La discarica non funziona? i consiglieri di amministrazione rinuncino all'indennità

La discarica di torretta è da qualche tempo esaurita. Da due mesi non accoglie i rifiuti, dirottati nell’impianto di Ca’ del Bue.
E il milionario (40milioni di euro!!!) progetto di ampliamento e bonifica del sito -altro territorio consumato ed altri rincari in tariffa – per allungare la vita alla discarica di otto (cinque???) anni, deve ancora ricevere il via libera dalla commissione regionale di valutazione di impatto ambientale.
Morale della favola: bisognerà attendere aprile per riattivare i conferimenti.
In questi quattro mesi di inattività la discarica, gestita da Le.Se s.p.a, la società partecipata al 51% dal Comune non ha incassato un solo euro. Ma ha continuato a pagare profumatamente i suoi consiglieri di amministrazione; e quelli di nomina sindacale – lo si ribadisce – sono tutti politici trombati che conoscono perfettamente solo l’arte di riciclare sé stessi.
Da qui la proposta: in tempi di crisi la politica deve dare segnali. E se a Cerea si tagliano i costi di telefonate, stampanti e fotocopiatrici, se a Castagnaro si tolgono i telefoni comunali agli assessori, anche a Legnago occorre portare il buon esempio.
Alla Le.Se, i consiglieri di amministrazioni di nomina politica rinuncino al proprio appannaggio per il periodo di tempo in cui la discarica non ha introitato rifiuti.

venerdì 6 marzo 2009

marketing ed elezioni:: chi si accaparrerà il nuovo mega impianto per affissioni nel parcheggio di via Mantova?

Nel nostro Comune era rimasta a disposizione degli impianti pubblicitari una superficie di mq. 12,80.
Una società di san Giovanni Lupatoto ha chiesto ed ottenuto l'autorizzazione per installare nel parcheggio di Via Mantova, vicino al centro commerciale e alla cabina Enel, un punto per l'installazione di un poster monofacciale delle diomensioni di cm 400 x 300.
Nessun dubbio: con le elezioni in arrivo gli elettori comincino già ad immaginare quale sorriso incroceranno su Via Mantova...

curiosità: un po' di cifre

Ogni anno, dal 2004 ad oggi Il nostro Comune spende 60mila € per lavori di manutenzione ordinaria degli impianti di illuminazione pubblica.
Molto di più costa invece la manutenzione annuale della segnaletica stradale orizzontale e verticale: nel 2004 e 2005 vennero spesi 90mila euro; nel 2006 100mila; nel 2007 e 2008 110mila euro.

Da L'Arena 6.3.09

Fa la manomorta condannato a 14 mesi
La vittima è una giovane che era al bar con amici A tradire l’uomo è stato il sorriso malizioso


A tradirlo è stato il sorriso malizioso, mostrato alla giovane diciottenne dopo averle dato una sberla sul sedere in un bar di legnago.
Un atteggiamento in netto contrasto, a giudizio del tribunale, per chi si è sempre difeso sostenendo di aver toccato involontariamente il fondoschiena della ragazza. E, alla fine dell’udienza, per il tribunale non c’erano dubbi: Mimoune El Houssaine, 42 anni da tre giorni, è colpevole e deve essere condannato ad un anno e due mesi per quel gesto così poco elegante, «catalogato» dal codice penale come violenza sessuale. È stato assolto, invece, dall’accusa di minacce, rivolte al gestore del locale.
Il migrante, difeso da Simone Bergamini e Tancredi Turco, non subirà per il momento alcuna conseguenza: ieri ha assistito alla lettura della sentenza in stato di libertà e ci rimarrà fino a quando la sentenza non passerà in giudicato. L’accusa parlava di violenza sessuale anche se nella sua accezione più lieve.
La vicenda risale al 13 novembre 2007. Quel giorno la diciottenne si era recata nel bar di legnago con un paio di amici. Una volta entrata, si era appoggiata al banco sul lato destro e aveva rivolto le spalle al marocchino. Che ha pensato bene di darle una sberla sul fondoschiena pur non conoscendola.
La vittima si è subito girata e ha visto il viso dell’imputato che le sorrideva. Un sorriso da arrogante, l’ha definito la giovane davanti ai carabinieri di legnago in sede di denuncia. La ragazza ha raccontato che nessuno si è accorto del gesto del marocchino: «Non ho attirato l’attenzione dei miei amici», ha detto, «perché all’inizio mi vergognavo». Poi, però, si è rivolta al titolare del bar, raccontandogli ciò che si era appena verificato. Per El Houssaine, quindi, la sorte era segnata: è stato subito allontanato dal locale.
Il migrante aveva appena finito di bere un bicchiere di vino rosso insieme ad un suo amico e, una volta fuori dal locale, ha insultato il gestore del bar, minacciando delle ritorsioni. Il marocchino si è poi allontanato in un altro locale, facendo perdere in un primo momento le sue tracce. I carabinieri, però, l’hanno rintracciato poco dopo grazie alle indicazioni di vittima e amici. El Houssaine, ancora sotto l’effetto dell’alcol, però, non ha accettato molto volentieri l’arrivo dei militari e ha reagito in modo violento. È stato così arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, subendo una condanna per direttissima ad otto mesi di carcere dove è stato condotto al termine del processo.
Ieri è arrivata la condanna a 14 mesi, duramente contestata dai suoi difensori. Durante le loro arringhe, gli avvocati Turco e Bergamini hanno insistito sulla lievità del gesto, sostenendo che la condotta El Houssaine rientrava nel reato ben meno grave di molestie e non di violenza sessuale così come sostenuto dall’accusa, rappresentata in aula dal pm Giovanni Pietro Pascucci.
Nella motivazione della sentenza, letta ieri in aula subito dopo il dispositivo, i giudici sostengono che «si è trattato di una pacca data repentinamente e con una certa energia...ed è, quindi, da escludere che la stessa sia stata involontaria». Per il tribunale, infine, la sberla sul sedere «integra gli estremi del reato di violenza sessuale come è ritenuto dalla migliore e più recente giurisprudenza della Suprema corte che escluda che possa trattarsi di molestie».GP.CH.

Da L'Arena 6.03.09

La polemica non ferma il restauro del Torrione

Stefano Nicoli

Da Regione e Cariverona arriveranno 170mila euro per superare gli imprevisti emersi in corso d’opera

Il Torrione di piazza della Libertà dopo il primo restauroIl simbolo per eccellenza della città non diventerà un cantiere infinito imbrigliato nella sfilza di imprevisti tecnici che hanno «bruciato» anzitempo i 300mila euro stanziati dal Comune per riportarlo all’antico splendore. Entro l’estate, il quattrocentesco Torrione di piazza della Libertà verrà, infatti, restituito ai legnaghesi e potrà così essere adibito, dopo due anni e mezzo di lavori rallentati da fessurazioni, muri friabili ed altri inconvenienti strutturali, a spazio espositivo.
Mentre in città non si placano le polemiche su un restauro conservativo che vede sotto accusa soprattutto le «merlature» aggiunte alla copertura esistente, la giunta ha approvato la seconda perizia di variante predisposta dagli architetti Maria Grazia Eccheli e Riccardo Campagnola, progettisti del contestato recupero della rocca circolare. «Un passaggio che si è reso necessario», sottolinea il sindaco Silvio Gandini, «per completare il risanamento in quanto durante i lavori sono emersi una serie di problemi di cui in partenza si ignorava l’esistenza, che hanno allungato i tempi di consegna e fatto lievitare i costi. A cominciare dal muro di sostegno del tetto, che poggiava praticamente sul nulla, e dalla crepa larga 20 centimetri venuta alla luce smantellando il pavimento del piano terra». Tutte «sorprese» che hanno richiesto un ulteriore investimento di 170mila euro: importo coperto per 100mila euro da un contributo della Regione e per la somma residua da un assegno staccato dalla Fondazione Cariverona, che comprende, oltre al consolidamento, alle rifiniture e agli arredi, anche la sistemazione del marciapiedi tra il ponte e via Frattini.
Il completamento del restauro non smorza tuttavia le critiche degli «Amici del Torrione»: l’associazione, costituita da una trentina fra tecnici e cultori di storia locale, che da quando sono stati tolti i ponteggi non ha smesso di contestare «l’oggettiva fedeltà del restauro all’originale». «Le scelte dei progettisti», spiega l’architetto Roberto Danieli, presidente del sodalizio, «si possono condividere come no ma non si può creare un falso storico sconvolgendo la fisionomia del Torrione. Quello che non condividiamo è invece il sistema seguito per autorizzare un progetto del genere, che andava condiviso con i cittadini».

Nuova Città sceglie il suo candidato: è Matteo Limoni

La civica Nuova Città, il nuovo sodale all'ombra del Torrione costituitosi sotto le ali protettive di Gabriella Zanferrari e Renzo Massaron ha scelto di scendere nell'agone elettorale con un proprio candidato sindaco.
A guidare la corsa di Nuova Città sarà il giovane Matteo Limoni.
Dopo il doveroso in bocca al lupo a Matteo è altrettanto opportuno muovere qualche considerazione.
Qualche mese fa il sodalizio aveva registrato l'uscita del vecchio presidente, l'Amico e Collega Gigi Scarpato.
Gigi aveva sbattuto la porta perché aveva appreso dalla stampa le strategie elettorali di Nuova Città.
Insomma, i giovani sarebbero stati solo un paravento; a determinare le scelte importanti ci avrebbero pensato i soliti noti.
Se così fosse - e non penso proprio che Scarpato e il quotidiano L'Arena si inventino le cose - sarebbe davvero l'ennesimo brutto colpo per le nuove leve della politica legnaghese. E la colpa non è della cosiddetta gerontocrazia che non lascia spazio ai giovani: la colpa è nostra; di noi giovanotti in buona fede che aspettiamo che qualcuno ci regali qualcosa in politica.

giovedì 5 marzo 2009

DA L'ARENA 5.3.09

IN TRIBUNALE. La donna era caduta nel 2007 sulla pista di piazza Garibaldi procurandosi danni non ancora risolti

Pattinatrice fa causa al Comune

La pista di pattinaggio Che sia naturale o artificiale poco importa: il ghiaccio non smette di procurare grane legali al Comune anche quando è ormai sciolto. Dopo essere stato chiamato in giudizio due anni fa da un’insegnante di Vigo, che nel novembre del 2005 scivolò con la bicicletta sulla passerella ghiacciata di ponte Principe Umberto riportando numerose lesioni, l’ente dovrà infatti comparire nuovamente in tribunale a LEGNAGO il prossimo 28 aprile. E sempre per una causa di risarcimento danni legata al ghiaccio. A trascinarcelo è stata questa volta, tramite il suo legale, l’avvocato legnaghese Roberta Danzi, C.M: una 61enne di Casette, che ha citato l’amministrazione a comparire davanti al giudice per farsi rifondere i danni subìti cadendo sulla pista di pattinaggio allestita nel 2007 in piazza Garibaldi dalla società «Water & Ice» di Padova con un sostanzioso contributo della giunta al centro allora di accese polemiche.
Stando all’atto di citazione, intorno alle ore 11 del 9 dicembre la signora iniziò a pattinare nel rettangolo congelato artificialmente. Nemmeno il tempo di assaporare i primi giri di pista che la donna, «a causa delle pessime condizioni della superficie, formata da uno strato di ghiaccio irregolare e poco consistente, e della fuoriuscita di una serpertina raffreddante», cadde e si fratturò un polso. Quella che doveva essere una mattinata spensierata finì così per la 61enne al Pronto soccorso del «Mater salutis». Per C.M. la disavventura non finì lì perchè, una volta tolto il gesso, «dovette sottoporsi a cicli di terapie riabilitative per alleviare le sofferenze dei postumi della caduta». A distanza di poco più di un anno la signora, non avendo raggiunto un accordo extragiudiziale con la società allestitrice e con il Comune «tenuto a vigilare e a predisporre ogni tipo di controllo sulla pista», ha convenuto entrambi in tribunale «per ottenere la condanna in solido o in via esclusiva al risarcimento danni».
Il conto presentato dalla sportiva di Casette è di 13.853 euro: importo in cui, oltre alle spese mediche, sono compresi il danno biologico, quello morale e l’invalidità lasciata in eredità da quel brutto incidente. Una richiesta alla quale la giunta si opporrà con l’avvocato Stefano Sartori di Verona: il legale fiduciario della Reale Mutua, l’assicurazione con quale aveva in corso all’epoca una polizza di responsabilità civile verso terzi. S.N.
MI SCUSO CON I LETTORI DI QUESTO BLOG. IN QUESTI GIORNI NON HO AVUTO MOLTO TEMPO PER AGGIORNARLO.
COME ANTICIPATO I COMMENTI ANONIMI VERRANNO ELIMINATI.